Il 2021 volge al termine, il resoconto del Campus Nazionale Giovanile di nuoto “Il FuturOra”


 

Mercoledì 21 dicembre si è tenuta una call di chiusura relativamente al Campus Nazionale Giovanile “Il FuturOra”. All’incontro moderato dall’ideatore del Campus nonché consigliere federale Antonino Gambino, hanno preso parte: il Delegato Regionale Finp Calabria Maurizio Marrara, il Delegato Abruzzo Elvia Rega, il Delegato Veneto Sandra Benedet, l’ufficio stampa Finp e l’ufficio amministrativo Finp nella persona di Simone Conversini.

“Mi preme innanzitutto ringraziarvi, siete stati impeccabili”. Queste le prime battute di Gambino:” Tre Campus organizzati e portati a termine nel giro di un mese e mezzo è stata più che un’impresa, direi un mezzo miracolo, ma ci siete riusciti. E’sorprendente vedere come ogni tassello si è incastrato alla perfezione, tutto ha combaciato ed io per questo non posso che dirvi grazie. L’impegno che avete speso è stato un bene prezioso che è stato poi condiviso da tutti, a partire dai partecipanti fino ai tecnici e ai genitori. I sorrisi dei più piccoli sono regali che non dimenticheremo mai e la loro gioia è per noi il motore che ci dà la carica per fare ancora meglio”.

“Ringrazio Sandra Benedet per la tappa di Lignano (4-5 dicembre), Maurizio Marrara per quella di Reggio Calabria (3-4-5 dicembre) ed infine Elvia Rega per quella tenutasi a Roseto degli Abruzzi dal 17 al 19 dicembre. Al vostro prezioso contributo aggiungo i ringraziamenti verso il nostro ufficio stampa e quello amministrativo, siete stati eccezionali. Mi preme ora estendere i miei ringraziamenti al Presidente Roberto Valori, al vice Presidente Gianluca Cacciamano, al Segretario Generale Franco Riccobello, a tutto il Consiglio Federale che ha appoggiato e approvato questo grande Progetto: il nostro. Grazie, infine, aEnrico Testa, presente a Reggio Calabria, poi ancora a tutti i Delegati Regionali. Attraverso il loro passaparola hanno dato vita e voce a questo Campus. Da Nord a Sud, abbiamo camminato verso lo stesso obiettivo chiamato “Il FuturOra”.

All’interno dei Campus si sono tenuti anche degli open day di pallanuoto paralimpica, andiamo a ripercorrere i punti salienti di quei giorni.

Venerdì 3 dicembre presso il Centro Culturale Leonardo Da Vinci a San Donà di Piave si è tenuta la tavola Rotonda dal titolo “Lo Sport Paralimpico in…Forma” che ha fatto da apri pista ad un weekend ricco di Sport ed insegnamenti. Tra i tanti ospiti che sono intervenuti, da sottolineare quello di Sandra Benedet – Delegata Regionale Finp Veneto con il tema “la rete collaborativa tra enti, federazioni ed associazioni sportive nella promozione dello sport paralimpico”. Sabato 4 e domenica 5 dicembre invece alla Piscina olimpica del Bella Italia &Efa di Lignano Sabbiadoro si è tenuto il primo Campus Nazionale Giovanile Finp “Il FuturOra” coordinato sempre dalla Delegata Sandra Benedet. Contestualmente a questo bellissimo evento, sempre nello stesso impianto natatorio, si è svolto l’Open Day di Pallanuoto Paralimpica a cui ha partecipato il tecnico nazionale di disciplina Salvatore Figuccio.

Il Delegato Regionale Veneto, Sandra Benedet:” Quando nel 2019 il Presidente Roberto Valori e il Segretario Generale Franco Riccobello mi proposero di diventare il nuovo delegato Finp della regione Veneto, io espressi le mie perplessità perché mamma di un atleta della nazionale paralimpica. La loro risposta fu: ‘Proprio perché mamma di un ragazzo-atleta paralimpico puoi aiutare le famiglie e i ragazzi del territorio”.

“Ad oggi, - prosegue Benedet - mi ritrovo a organizzare e a vivere in prima linea, assieme ad una meravigliosa squadra, un Campus rivolto proprio a quei ragazzini con disabilità desiderosi di conoscere e condividere uno sport come il Nuoto. A condividere con le famiglie le gioie dei propri figli che, grazie a professionalità, passione e simpatia dei nostri Tecnici, salutano i propri genitori per affidarsi completamente a loro, persone finora sconosciute ma già amiche e complici di una nuova importante esperienza. Al nostro Campus hanno partecipato bambini e ragazzi di diverse età. C’è chi si è iscritto ad una sola giornata ma poi entusiasta è ritornato il giorno successivo”. 

”C’è chi mai avrebbe lasciato la mano del proprio genitore e, invece, felice è poi sceso in vasca con il nostro tecnico per rimanere fintanto le mani non si “lessavano”. C’è chi si è fatto massaggiare piacevolmente dal nostro speciale amico fisioterapista. C’è chi ha iniziato da pochi mesi a nuotare, ma già ha tanta voglia di allenarsi e diventare un giorno chissà un grande campione. C’è chi torna a casa con la consapevolezza che solo con il lavoro quotidiano si conquista una convocazione importante”.

 “In tutti i ragazzi e i bimbi che hanno partecipato al nostro Campus – conclude Sandra Benedet - ho notato la voglia di mettersi in gioco, di confrontarsi fra loro e con i tecnici, diventando sin da subito Amici in piscina e fuori dalla piscina. Le loro lettere e i loro messaggi vocali testimoniano la loro felicità e la loro voglia di partecipare ancora. I Campus sono stati organizzati in breve tempo e, da parte mia, non nascondo che molte erano le perplessità e le paure per questa nuova avventura. Oggi sono felice di avere aderito di avere detto di sì, dopo essermi confrontata con i miei colleghi delegati come si fa in una famiglia! 

Grazie a Ninni, Simone, Giada, i ragazzi di Airdrone per il sostegno e la presenza in questa esperienza. Grazie a tutte le Società e ai Tecnici che ho coinvolto e che da subito mi hanno aiutata. Il Grazie più importante va alle Famiglie e ai Bambini e  dei Ragazzi per essersi fidati di noi e per averci regalato due meravigliose giornate in loro compagnia, con semplicità, tanta passione e allegria”.

 

Dal Nord al Sud, proprio come diceva Gambino, il nuoto paralimpico non cessa a fermarsi.

Venerdì 3 dicembre alle ore 10.00 presso l'aula magna del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria nell'ambito della Giornata internazionale dei Diritti delle persone con disabilità ,glistudenti hano incontrato i campioni paralimpici, gli ospiti d'onore sono stati: Alessia Scortechini, medaglia d'oro a Tokyo 2020 ed Aurora Esabotini. 

Nel pomeriggio di venerdi 3, di sabato 4 e domenica 5 dicembre invece al Parco Caserta Sport Village si è svolto il Campus Nazionale Giovanile di nuoto organizzato dal Delegato Regionale Finp Calabria, Maurizio Marrara. Alla tre giorni di nuoto ha partecipato anche il tecnico nazionale Enrico Testaassieme ad un atleta di alto livello. In concomitanza al Campus, si è svolto anche un'Open Day dedicata alla pallanuoto paralimpica assieme al referente di disciplina ed ex giocatore di Serie B, Mario Giugliano.

Dulcis in fundo, il Campus organizzato da Elvia Rega, Delegato Regionale Finp Abruzzo, preceduto dalla Conferenza Stampa, ha avuto la durata di tre giorni, da venerdi 17 a domenica 19 dicembre presso la piscina comunale di Roseto degli Abruzzi.


“Abbiamo lavorato con ragazzi dai 6 ai 18 anni provenienti dal centrosud Italia – dice Elvia Rega - dal punto di vista prettamente tecnico i ragazzi con i quali abbiamo avuto modo di interagirepartivano da una base abbastanza buona, (dico abbastanza perché essendo un Campus promozionale alcuni di loro erano alla loro prima esperienza natatoria). Grazie all’attività di coordinamento con l’allenatore federale Enrico Testa che è venuto a trovarci sono state colmate alcune lacune tecniche su alcuni ragazzi che già praticavano nuoto. Il Campus è stato importante per questi ragazzi perché grazie alla professionalità di noi tecnici intervenuti i ragazzi hanno imparato delle tecniche diverse che meglio si adattavano alla loro disabilità e grazie alle quali sono riusciti a migliorare il gesto tecnico ed ottenere dei risultati più efficaci aumentando la loro voglia di continuare su questa strada per migliorarsi e ottenere dei risultati anche a livello nazionale.Quest’ultimo obiettivo è stato poi alimentato grazie ai due campioni Paralimpico Federico Bassani e Alessia Scortechiniintervenuti on line che sono riusciti nonostante lo schermo ad essere empatici con questi giovani atleti alcuni dei quali si sono ritrovati nella loro stessa disabilità. La forza incredibile di questo Campus è stata proprio la condivisione del tempo “libero” che ha creato un legame maggiore fra i ragazzi”.