Dieci anni come Delegato Regionale FINP Sicilia, tre da Consigliere Federale, lui è Antonino Gambino.
Dopo la nomina come delegato regionale Finp Sicilia, cosa ti ha spinto a presentare la candidatura da consigliere federale?
In questi dieci anni è stato portato avanti un grande lavoro assieme alle società sportive della mia Regione, la Sicilia. In quest’arco di tempo ho avuto sempre l’appoggio da parte della Federazione ed ogni mia iniziativa è stata approvata e condivisa sempre con entusiasmo. Quindi mi sono detto, perché non provare a portare il mio contributo a livello nazionale? E da lì la mia candidatura come consigliere.
Cosa hai portato all’interno del Consiglio Federale e della FINP?
“Sono stato di parola, come promesso nella mia candidatura, ho organizzato dei Campus nazionali giovanili chiamati “Il FuturOra”, un lavoro strutturato e organizzato assieme ai delegati delle Regioni: Veneto, Abruzzo e Calabria. Come ormai è noto a tutti, la vera forza di una Federazione sono gli atleti, in particolar modo le giovani leve. E l’intuizione fu giusta, perché oltre dieci anni fa la FINP istituì il Campionato Italiano Giovanile ed il Trofeo futuri Campioni proprio per cercare i più talentuosi. Quindi, ritengo sia basilare fare promozione, dobbiamo portare sempre più giovani a conoscere la disciplina del nuoto. Come tutti sanno, siamo stati per ben due volte Campioni del Mondo, prima nel 2019 a Londra e poi nei 2022 a Madeira, ma bisogna anche pensare al futuro e costruire un florido vivaio di giovanissimi campioni perché il ricambio generazionale è fondamentale.
La FINP è un’eccezionale catena di montaggio, funziona così bene perché ognuno di noi fa il suo dovere. Abbiamo la fortuna di avere, oltre che un consiglio federale presente anche dei delegati regionali, distribuiti in tutta Italia, molto operativi e sempre sul pezzo. Questo è fondamentale per far conoscere il nuoto, il nuoto in acque libere e la pallanuoto la nostra non solo agli eventi di caratura nazionale, ma soprattutto all’interno della propria area di appartenenza. Per percorrere lunghi cammini, bisogna sempre partire dal primo passo, questo spiega l’assoluta rilevanza di una promozione capillare nella propria Regione”.
Quanto conta la Promozione sul Territorio?
“E’ basilare, senza una vision e degli obiettivi cardine non si costruisce nulla di solido, soprattutto nelle piccole realtà che a volte faticano ad emergere. Quando ero Delegato, assieme alla Federazione Fipic organizzai a Palermo e a Ragusa il “Candido Junior Camp”. Furono sei giorni bellissimi di attività (nuoto e basket), riuscimmo a dare a tutti un’occasione per praticare due discipline diverse e per creare un coinvolgimento facendo crescere interesse. Fu davvero una bellissima esperienza per tutti quanti.
Bisogna creare sempre idee nuove, impegnarsi nel formare i più piccoli facendogli affrontare con audacia le sfide quotidiane con la prospettiva che un semplice “gioco” può diventare lo Sport della loro vita”.