Mondiali, il DT Vernole: “Supremazia che non sarà facile mantenere. Ma siamo pronti per altre magie"

Mondiali Madeira 2022, il DT Riccardo Vernole: “Una Supremazia che non sarà facile mantenere. Ma siamo pronti per altre magie”

Dopo le imprese portate a compimento dai 23 azzurri, ora tocca a lui. La parola quindi al Direttore Tecnico della squadra nazionale di nuoto paralimpico, Riccardo Vernole.

“ Sull’ Isola di Madeira è stato confezionato l’ennesimo capolavoro. L’impresa non è stata soltanto quella di vincere, ma riconfermarsi campioni del mondo dopo la l’immensa vittoria del 2019. Quest’anno però con una differenza non da poco: per la prima volta l’Italia porta è sul tetto del mondo non solo per numero di vittorie, ma anche per quello complessivo di medaglie: ben sessantaquattro.

Oltre a ciò, sono stati firmati cinque record del mondo, diversi gli atleti pluri medagliati, fra i quali Stefano Raimondi che si conferma – come a Tokyo 2020 – l’azzurro più vincente con 8 medaglie delle quali 6 oro, ovviamente il sei volte campione del mondo Simone Barlaam che ha espresso come non mai tutte le sue potenzialità atletiche e tecniche, dopo una Paralimpiade dalla quale era tornato non del tutto soddisfatto mentre oggi è un atleta pienamente maturo e consapevole dei propri mezzi, e Antonio Fantin completamente padrone dello stile libero S6 con la tripletta 50-100-400.

Questi Campionati del Mondo sono andati davvero ben oltre le aspettative. Si conoscono e si temono gli avversari storici, ma ogni anno è possibile incontrare nuovi tesserati, quindi non si possono mai fare delle effettive previsioni.

Ventuno atleti medagliati su ventitré convocati. Ci siamo lasciati alle spalle rappresentative come gli USA che schieravano venticinque atleti, UK che ne ha portati ventinove. Sono numeri che parlano da soli e che attestano la supremazia dell’Italia a livello mondiale. Supremazia che non sarà facile mantenere: la concorrenza preme e sempre nuove nazioni si affacciano alla ribalta internazionale. Ci aspettano due anni di programmazione intensa nei quali cercheremo di rinforzare questa base solidissima per arrivare a Parigi 2024 e realizzare un’altra magia.

L’emozione è grande, ed enorme la soddisfazione nel vedere riconosciuto il duro lavoro svolto da atleti, tecnici, dirigenti societari e federali nei mesi e negli anni passati. Non posso non concludere ringraziando il Comitato paralimpico italiano che ci sostiene e supporta in ogni modo possibile. Ora ci attendono nuove sfide, a cominciare da quella più importante: ampliare la base del nuoto paralimpico sull’onda dell’entusiasmo e della popolarità derivante da questi successi”.