Consegna del Tricolore al Quirinale, Federico Morlacchi:"La speranza illumina le nostre vie"

A 30 giorni esatti dall'inizio dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, data che coincide con il compleanno del Capo dello Stato Mattarella, la delegazione olimpica e paralimpica azzurra si è recata al Quirinale per la cerimonia di consegna dei tricolori ai portabandiera olimpici, Elia Viviani e Jessica Rossi, e paralimpici, Federico Morlacchi e Bebe Vio.

Il primo a prender parola è il Presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Saranno i giochi più importanti di sempre, ritengo i più belli di sempre. Nella storia dello sport ci sarà un prima e un dopo Tokyo - ha detto ancora Malagò, che ha chiuso il suo discorso con una citazione di Dante, ricordando la ricorrenza dei 700 anni dalla scomparsa del sommo poeta - E quindi uscimmo a rivedere le stelle. Le stelle sono gli atleti e le atlete qui presenti, che daranno luce e speranza al nostro Paese oggi e per sempre".

 

Ha proseguito poi il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli:” Lo sport italiano si carica di un ulteriore messaggio che si attendono tanti cittadini che guardano allo sport nella speranza di poter tornare a gioire ed emozionarsi. In questo anno così drammatico abbiamo pensato a quanto l'olimpiade possa rappresentare la luce dopo il tunnel. Allo sport si chiede, come linguaggio universale, questa volta il messaggio è ancora più importante, il primo grande evento planetario dall'inizio della pandemia, la luce oltre il tunnel che lo sport deve alimentare». Sono le parole del presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. «Nella nostra delegazione mancherà qualche atleta, uno fra tutti ci mancherà, qualcuno a cui la vita ha chiesto drammaticamente un altro pit-stop da cui sta tentando di uscire. Io posso garantire che Alex Zanardi sarà presente a Tokyo perché fa sempre parte della grande famiglia paralimpica italiana".

Dopo le parole della sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Valentina Vezzali, Mattarella procede alla consegna delle bandiere agli alfieri Olimpici e Paralimpici.

 Di seguito il discorso del Campione Paralimpico Federico Morlacchi, oro nei 200 misti e tre volte vice campione rispettivamente nei 100 delfino, 400 stile libero e 100 rana ai Giochi Paralimpici di Rio 2016.

“Signor Presidente,

vorrei innanzitutto ringraziarLa di cuore per averci invitato ancora una volta in questa questo splendido Palazzo che rappresenta tutte le istituzioni del nostro Paese. Ringrazio poi la Giunta del Comitato Italiano Paralimpico e in particolare il Presidente del CIP Luca Pancalli per questa scelta che mi rende orgoglioso e felice.

Da tanto tempo sognavo e speravo di diventare portabandiera. Si tratta dell’onore più grande per un atleta. In pochi riescono a raggiungere le Paralimpiadi, pochissimi hanno il privilegio poter ricoprire un ruolo così prestigioso. Si tratta di un riconoscimento bellissimo per quanto fatto in questi anni di carriera, ma anche di una responsabilità grandissima nei confronti del movimento

Hope lights our way”, la speranza illumina le nostre vie: con questa frase è iniziato il percorso della fiaccola olimpica e paralimpica. Quella fiaccola che, dal giorno delle rispettive cerimonie di apertura, darà inizio ai Giochi e illuminerà le nostre speranze e le nostre prestazioni. Ma questa volta ad accompagnare questa che per noi rappresenta la più importante avventura sportiva ci sarà anche il pensiero per tutti coloro che in 16 mesi di pandemia hanno perso la vita o hanno rischiato di perderla, si sono visti privati di un affetto o hanno lottato per aiutare gli altri. A loro dedicheremo ogni, passo, ogni freccia, ogni bracciata. Proveremo con lo sport, a modo nostro, a riportare un piccolo raggio di luce, una speranza, un segno di normalità nelle vite di tutti. Perché lo sport ci aiuta a sentirci parte di un’unica famiglia, di una grande comunità che si basa sulla solidarietà, l’inclusione, la lealtà”.

Chiude la Cerimonia il padrone di casa, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:” Sergio Mattarella: Il mio compleanno (23 luglio, giorno in cui inizieranno i Giochi Olimpici) non impedirà di seguirvi con particolare affetto, speriamo di sentire spesso l’inno nazionale e puntare a un bel medagliere. Ciò che conferisce importanza ai Giochi non è solo il risultato, ma soprattutto l’occasione di crescere e dare sempre più visibilità all’evento. Il vostro impegno renderà onore alla bandiera che rappresenterete quel giorno. Noi vi seguiremo, e statene certi, saremo con voi”.
L'incontro si è concluso con l'esecuzione dell'Inno dei Giochi Olimpici.

Alla Cerimonia presso il Quirinale era presente anche il Presidente della FINP Roberto Valori ed il Direttore Tecnico Nazionale Riccardo Vernole.