World Series Lignano, il saluto del Presidente Finp Roberto Valori e delle Autorità

credits Pietro Rizzato

La sessione pomeridiana del day 1 al Bella Italia di Lignano Sabbiadoro si apre con il saluto del Presidente Finp Roberto Valori seguito da quello delle Autorità presenti.

Nell'ordine:

Valori Roberto, presidente Federazione Italiana Nuoto Paralimpico
Fedriga Massimiliano, presidente regione Friuli Venezia Giulia
Fanotto Luca, sindaco città di Lignano
Morosa Alessandro, vicesindaco città di Lignano con delega allo sport
De Piero Giovanni, presidente del comitato italiano paralimpico
Perabò Paola, vice excutive president Danieli Academy
Drigo Ervino, rappresentante Avis

PRESIDENTE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO PARALIMPICO ROBERTO VALORI

La manifestazione è appena iniziata, ma crediamo abbia già delle sensazioni precise sulla riuscita di questo evento. Le sensazioni sono ottime e migliorano di anno in anno, pausa per pandemia a parte. L’organizzazione è sempre migliore, quest’anno siamo a livelli di perfezione anche considerando la situazione internazionale che ha comportato aggiustamenti e incertezze fino all’ultimo secondo. La logistica funziona, gli atleti sono contenti e sono molto felice della presenza delle massime autorità regionali e comunali e dei nostri main sponsor, testimonianza di un’attenzione per il nostro movimento che non è solo di facciata. Le paralimpiadi di Tokyo hanno rappresentato un’occasione di visibilità senza precedenti.

La FINP ha un’immagine positiva e vincente. Quali iniziative pensa di attuare fare un ulteriore salto di qualità e allargare ulteriormente la base?

 Noi siamo già pienamente impegnati con un progetto di selezione in vista di Parigi 2024 e Los Angeles 2028 per coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani, sfruttando tutti i suggerimenti e l’esperienza dei nostri tecnici sul territorio sotto la regia del DT Riccardo Vernole. In sostanza cerchiamo di precorrere i tempi e guardare sempre avanti, un approccio che sin qui ha premiato.

Quanto e come la crisi delle società che gestiscono impianti natatori sta influendo o rischia di influire sul movimento?

Noi ci siamo da subito uniti al grido di dolore lanciato dal presidente di Federnuoto Paolo Barelli, che peraltro si è speso con grande generosità per recuperare risorse. Le nostre società non gestiscono impianti, ma generalmente spazi acqua. Spazi acqua che in questa situazione di riducono e diventano più costosi, quindi è certamente una situazione preoccupante, ma voglio rimanere ottimista: ne usciremo più forti di prima.

A questo proposito che suggerimenti si sente di dare a quei dirigenti che anche in questo momento di crisi vogliono cogliere l’opportunità di avvicinarsi al nuoto paralimpico?

Io credo che il futuro, come ci insegna il presidente del CIP Luca Pancalli, è nell’unificazione, nella confluenza del nuoto paralimpico nella Federazione italiana nuoto. Le società non dovranno più scegliere fra due opzioni, ma sviluppare un’intera filiera di attività in modo organico. La stessa dinamica dovrebbe avvenire al livello delle istituzioni internazionali. I nostri protocolli d’intesa sono vitali e continuamente implementati. Certamente non potrà essere una scelta imposta dall’alto ma dovrà essere richiesta dalla base. I tempi non sono ancora completamente maturi ma credo che ci stiamo avvicinando a grandi passi.

 

PRESIDENTE REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA MASSIMILIANO FEDRIGA

Lignano Sabbiadoro è ormai la capitale italiana del nuoto paralimpico. Come e quanto ritiene che questo tipo di eventi arricchiscano la comunità del Friuli Venezia Giulia?

Molto, al punto che non mi concentrerei sull’aggettivo “paralimpico”, ma parlerei semplicemente di un evento di grande rilievo. Questo movimento riscuote un interesse sempre crescente da parte di un pubblico sempre più vasto e non può essere confinato all’ambito meramente sportivo, ma va considerato un evento di grande rilevanza economica per l’intero territorio, il tutto con una fortissima rilevanza sociale. Una manifestazione che riunisce decine di nazioni sul campo di gara, in un contesto di competizione sana, specie in questo momento storico, ha poi un valore simbolico enorme.

La sfida più impegnativa per queste ragazze e ragazzi oggi è trovare piscine aperte per allenarsi: le restrizioni legate al Covid prima e la crisi energetica poi stanno determinando la chiusura di decine di impianti su tutto il territorio nazionale. Sappiamo che su questo punto lei si è attivato sia come amministratore locale sia come presidente della conferenza Stato Regioni. Cosa si sente di dirci in proposito?

Noi presidenti di Regione stiamo lavorando insieme al governo, consapevoli che la situazione è insostenibile. Impianti sportivi inevitabilmente energivori non possono rimanere aperti senza un deciso intervento del settore pubblico e crediamo di essere riusciti a farlo capire con chiarezza all’esecutivo. A breve arriveranno dei sostegni generali per tutte le imprese ma con un occhio di riguardo per gli impianti natatori che stanno entrando nel terzo anno di una crisi insostenibile e senza precedenti. Una piscina coperta non viene utilizzata solo dagli agonisti, ma rappresenta un elemento di promozione sportiva, di salute e benessere per l’intera comunità. Dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere queste strutture in funzione.

 

SINDACO DI LIGNANO SABBIADORO LUCA FANOTTO

Lignano Sabbiadoro sempre più capitale del nuoto paralimpico e non solo. Che rilevanza hanno questi eventi per la comunità che lei rappresenta?

In questi anni ci siamo specializzati: abbiamo strutture accoglienti e impianti ben attrezzati per accogliere questo genere di eventi. Lo sport paralimpico in particolare rappresenta un valore aggiunto per la collettività, sia in termini ecomomici sia per il valore morale e sociale del messaggio che veicola. Un indotto importante che rappresenta ormai un pilastro della nostra offerta turistica, porta risorse che vengono investite per realizzare ulteriori situazioni di aggregazione e competizioni.

Lignano Sabbiadoro è oggi probabilmente l’unico comune d’Italia con una reale vocazione turistico sportiva. Quanto pensate di investire in queste attività? E c’è qualche nuovo progetto in cantiere?

Abbiamo sempre cercato di cogliere tutte le opportunità offerte dal mondo dello sport, a cominciare dal nostro storico meeting di atletica leggera, un evento di rilievo mondiale. Abbiamo dato vita a un modello riconosciuto, sul quale evidentemente la pandemia ha inciso pesantemente a livello di risorse disponibili per ulteriori investimenti. Ora è arrivata la guerra a rallentare ulteriormente una ripresa lungo la quale ci eravamo faticosamente avviati, situazione che ci auguriamo si risolva al più presto. Il futuro purtroppo è ancora molto incerto, ma noi siamo impegnati a fare il massimo con le risorse disponibili.

 

PRESIDENTE CIP FRIULI VENEZIA GIULIA GIOVANNI DE PIERO

Che effetto le fa vedere che Lignano Sabbiadoro è diventata la capitale del nuoto paralimpico (e non solo) italiano?

Lignano Sabbiadoro è capitale di molte discipline paralimpiche. Noi qui siamo a casa. Nel prossimo mese di giugno ospiteremo centinaia di bambini da tutto il Nord Italia per un campus dedicato allo sport.

Quanto e come questo genere di eventi arricchisce una comunità?

Un evento paralimpico regala esperienze magnifiche e testimonianze splendide. È una cultura che viene donata alla collettività che ospita gli atleti. Atleti straordinari che si migliorano continuamente e che nei prossimi giorni stabiliranno certamente molti nuovi record.

Un suggerimento per quei dirigenti sportivi che vorrebbero intraprendere un percorso nello sport paralimpico ma per i più svariati motivi non riescono a decidersi?

Innanzi tutto gli raccomando di rivolgersi alla Federazione paralimpica di riferimento o al Comitato competente per territorio che saprà fornire tutte le informazioni e le rassicurazioni del caso.

VICE PRESIDENTE DI DANIELI ACADEMY PAOLA PERABÒ

Come nasce il coinvolgimento di Danieli&C. nelle World Series?

In maniera quasi casuale: il figlio di un nostro dipendente è atleta paralimpico, e dopo i Mondiali di Londra ci è stata proposta la sponsorizzazione di questi splendidi atleti che raggiungono grandi risultati con fatica costanza e merito, che guarda caso sono le parole chiave della nostra formazione aziendale: eccellenze che si incontrano.

Danieli&C. è un’azienda con un grande respiro internazionale ma ancora profondamente radicata nel territorio. Forse anche in questo si può vedere un’analogia e un’affinità con questa manifestazione.

Certamente. Il 98% del nostro fatturato è generato dall’export in quasi ottanta nazioni, i cui referenti periodicamente invitiamo nella nostra sede di Buttrio per fargli conoscere il nostro meraviglioso territorio. Cultura e tecnica che si incontrano.

Oltre agli importantissimi risvolti sportivi e culturali, come valuta questo tipo di eventi con l’occhio della dirigente aziendale?

Si tratta di eventi importantissimi dal punto di vista turistico e commerciale, che contribuiscono a far conoscere in tutto il mondo le località che li ospitano e vanno certamente promossi ed incentivati in tutti i modi possibili, come peraltro noi stiamo facendo.

Possiamo quindi concludere affermando che è una partnership destinata a durare a lungo.

Per quanto ci riguarda non c’è dubbio: siamo un’azienda che ragiona sempre con orizzonti di medio e lungo termine.

 

PRESIDENTE CIP FRIULI VENEZIA GIULIA GIOVANNI DE PIERO

Che effetto le fa vedere che Lignano Sabbiadoro è diventata la capitale del nuoto paralimpico (e non solo) italiano?

Lignano Sabbiadoro è capitale di molte discipline paralimpiche. Noi qui siamo a casa. Nel prossimo mese di giugno ospiteremo centinaia di bambini da tutto il Nord Italia per un campus dedicato allo sport.

Quanto e come questo genere di eventi arricchisce una comunità?

Un evento paralimpico regala esperienze magnifiche e testimonianze splendide. È una cultura che viene donata alla collettività che ospita gli atleti. Atleti straordinari che si migliorano continuamente e che nei prossimi giorni stabiliranno certamente molti nuovi record.

Un suggerimento per quei dirigenti sportivi che vorrebbero intraprendere un percorso nello sport paralimpico ma per i più svariati motivi non riescono a decidersi?

Innanzi tutto gli raccomando di rivolgersi alla Federazione paralimpica di riferimento o al Comitato competente per territorio che saprà fornire tutte le informazioni e le rassicurazioni del caso.

  

REFERENTE AVIS PROVINCIA DI VENEZIA ERVINO DRIGO

Come si inquadra un evento di questo tipo rispetto agli scopi istituzionali di AVIS?

Questa è la quarta occasione in cui collaboriamo con il Comitato organizzatore delle World series. Siamo stati da subito presenti con i nostri volontari in segno di solidarietà e riconscenza verso questi meravigliosi ragazzi e ragazze che attraverso il talento sportivo esprimono i propri valori umani.

Le cronache di questi giorni ci ricordano in maniera brutale l’importanza della donazione. Questo è un palcoscenico importante per sensibilizzare il pubblico, cosa si sente di dirci? 

Viviamo un momento storico molto triste, nel quale noi siamo come sempre in prima fila. Abbiamo già iniziato ad accogliere i primi profughi dall’Ucraina e ci siamo messi completamente a loro disposizione. Contemporaneamente abbiamo mobilitato tutti i nostri soci donatori per un aumento dell’attività in previsione delle verosimili maggiori necessità legate alla guerra in corso che consenta di salvare il maggior numero possibile di vite umane.

In questa partnership consolidata fra Avis e Comitato organizzatore, cosa avete imparato gli uni dagli altri?

Io personalmente mi sono avvicinato al nuoto paralimpico seguendo il percorso di Antonio Fantin, che ho la fortuna di conoscere da quando era bambino e che, una volta diventato campione, si è generosamente messo a disposizione come testimonial della nostra Associazione. Lo seguiamo ovunque vada e cerchiamo di stargli il più vicino possibile. Il più grande insegnamento che ricaviamo da questa collaborazione è la determinazione. Determinazione nel perseguire i nostri obiettivi, nel diffondere la cultura del dono e della non violenza.

Pensiamo quindi che possiamo salutarci con la certezza di rivederci l’anno prossimo.

Non c’è dubbio. Noi ci siamo e ci saremo sempre.